martedì 3 ottobre 2017

LA TEORIA UMANISTA
La teoria umanista prende in esame il comportamento del docente e i suoi effetti sull'alunno.
Il principale esponente di questa teoria fu Carl Rogers che ha elaborato una forma di psicoterapia basata sul rapporto di parità tra terapeuta e paziente.
Basandoci su questo approccio, un insegnamento, perché sia efficace e significativo deve essere flessibile.
Una pratica didattica ispirata alla teoria umanista di Rogers richiede 3 atteggiamenti chiave:
-autenticità o congruenza;
-considerazione positiva incondizionata;
-comprensione empatica.
Questi atteggiamenti sono in rapporto tra loro: l'insegnante deve portarsi dal punto di vista dell'allievo (empatia), senza formulare giudizi o imporre cambiamenti di comportamento (considerazione positiva incondizionata) per indurre l'allievo a conoscere se stesso e a stabilire una continuità (congruenza) tra l'immagine di se e le proprie esperienze. Questa impostazione risponde all'esigenza di preparare l'alunno ad una società in continuo cambiamento.
Per questo, secondo Rogers, il docente deve insegnare ad imparare (fornire strumenti metodologici per usare consapevolmente le conoscenze.
La relazione educativa ha il compito di favorire la metacognizione, ossia l'autovalutazione dei risultati conseguiti.

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